Oltre il giardino

 

Poche sere fa ho rivisto Oltre il giardino l’ultimo film girato da Peter Sellers( 1979). 

Sellers è Chance, un giardiniere di mezza età, mai uscito dalla casa dove ha lavorato per tutta la vita, che, alla morte del suo padrone, si ritrova solo in mezzo alla strada, Per oltre cinquant’anni il suo unico collegamento con il mondo esterno  è stata la televisione. Non si separa mai, infatti, dal telecomando, cui attribuisce non solo la facoltà di cambiare i canali dell’apparecchio televisivo, ma anche quella di modificare la realtà.

Vagabonda disorientato per le strade di Washington, per la prima volta a contatto con un mondo che ha sempre visto solo in tv, e viene investito dall’auto di una donna ( una bellissima Shirley Mclaine) , moglie di Ben, un influentissimo personaggio.

La donna lo  soccorre, portandoselo poi a casa  per praticargli le prime cure.

Chance si rimette presto, ma poi si trattiene .

Grazie alla pensosità con la quale ad ogni piè sospinto snocciola i suoi consigli di giardinaggio, puntualmnte scambiati per acute metafore sulla situazione economica e politica internazionale, conquista l’ammirazione del suo ospite e viene acclamato da tutti come un uomo di spessore, fino al punto che nelle battute conclusive del film qualcuno arriva ad ipotizzare per lui una candidatura alla presidenza degli Stati Uniti.  

Non avendo mai fatto altro in tutta la sua vita che guardare la tv, è diventato, del tutto inconsapevolmente, un prodotto televisivo a sua volta, pronto per essere consumato senza bisogno di ricevere particolari indottrinamenti.

E’ una sorta di contrappasso : dopo aver costruito il “ mostro”, inducendo una formidabile mutazione genetica in una personalità priva di difese intellettuali e culturali, la televisone è la prima ad esserne tratta in inganno. 

 

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2 risposte a Oltre il giardino

  1. Claudia ha detto:

    Giusto settimana scorsa, ho visto nel parco dove si affaccia casa mia,
    una coppia di anziani che fermavano il loro cammino per un abbraccio.
    Anche il cagnetto che portavano a spasso era festoso,
    sembrava che partecipasse a quel tenero abbraccio.
    Il cuore mi si è tanto intenerito.
    Ho pensato che, grazie al Cielo, esiste ancora quel sentimento
    che per me, ormai, è negato da tanto.
    E\’ un po\’ di anni che "ballo" da sola,
    è diventato uno status normale per me.
    Non cerco, non voglio, non so,
    è così e basta.
    Non più separata, divorziata.
    Cambia nulla, il vuoto rimane sempre con gli stessi colori.
    🙂 Lo riempio come posso, quando e se posso.
    Insomma… mi guardo in giro,
    e mi rendo conto che siamo sempre di più.
    Buona giornata a te, Fil.
    Scusa se non lascio un commento appropriato al tuo post.
    Sono un po\’ deconcetrata,
     l\’ ho letto ma non riesco a metter giù nulla.
    😉 Bacino.
     

  2. Valentina ha detto:

    Erri De Luca ha detto tutte quelle cose che tu hai scritto nel post: lo studio dell\’ebraico e il lavoro di operaio per 20 anni.
    Ha nache detto che la Napoli in cui è cresciuto non esiste più e che s rifiuta di partecipare ai premi letterari.
    Un tipo molto sicuro di sè.
     
    Caceres? Bella!Medievale e piena di cicogne…
    Poi ieri siamo passati anche da Mérida, antica provincia romana dell\’Hispania (Augusta Emerita, l\’antico nome). C\’erano un teatro, un anfiteatro, un museo enorme, scavi archeologici, mosaici, il circo, un tempio di Diana. E tutto tenuto in ottimo stato. Molto bella anche Mérida.
    L\’Extremadura è splendida; si trova a circa 300 km da Madrid e quando lasci la città vedi prati e pascoli e cicogne e verde e natura…sono rimasta colpita dall\’assenza di paesi o città. Solo natura! Abbiamp mangiato benissimo.
    (poi penso: in Spagna ci sono solo 38 milioni di abitanti, di cui sei solo nella comunidad di Madrid)
     
    E tu hai viaggi in programma?

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